CITTA' CAUDINA: IL SINDACO DI FORCHIA PORTATORE DEL CAMPANILISMO PIU' OTTUSO
Ha prevalso, per l'ennesima volta, la visione individualistica: non aderire alla "Città Caudina" per chissà quale orgoglio localistico è una forma di campanilismo che non produce alcun vantaggio reale. La "Città Caudina" eserciterà congiuntamente una pluralità di funzioni dei Comuni aderenti, che permetterà di raggiungere efficacia ed efficienza nell’organizzazione e gestione dei servizi, quale pre-condizione per garantire credibilità a politiche di governo del territorio e di incentivo allo sviluppo economico. Con la soppressione della Provincia di Benevento e alla luce dell’attuale scenario della programmazione europea e del contesto della razionalizzazione dei costi che le amministrazioni pubbliche sono tenute ad effettuare, questo nuovo soggetto sovracomunale si configura come un'opportunità da non perdere, come strumento capace di rispondere alle giuste richieste dei cittadini, che rinvigorisca una visione politica di affermazione della Valle Caudina nel suo complesso, nonchè una sua rappresentatività nelle sedi istituzionali. Ad oggi hanno già aderito i Comuni di Airola, Bonea, Cervinara, Roccabascerana, Rotondi, Pannarano, Montesarchio e San Martino V.C; Forchia, insipiegabilmente n'è fuori. Una scelta illogica e perdente, che isolerà il nostro Comune nel nuovo sistema politico-amministrativo del comprensorio. Nella speranza che non prevalga la solita anarchia feudale, invito l'Amministazione Comunale a prendere in seria considerazione la sfida della "Città Caudina".