MODI DA PADRE PADRONE
"Padre padrone" narra in chiave autobiografica la storia di Gavino Ledda, dalla sua esperienza di quando era un bambino di 6 anni ai 24 anni compiuti.
Gavino, strappato alla scuola, fu portato dal padre a governare le pecore.
A 24 anni, dopo aver trascorso l'infanzia e l'adolescenza tra l'ovile e il vigneto, ebbe il coraggio di ribellarsi all'autoritario padre.
Un testo che propone un'analisi sociale e psicologica di un rapporto padre-figlio come padre-servitore.
La poco sensibilitá e la prepotenza, non di rado, segnano i rapporti fra un Sindaco ed una comunitá.
É il caso di Forchia: emblematico, infatti, é il diniego del Primo cittadino al pintamento, da parte della Pro Loco, di 13 alberi (espressione dei 13 bambini/e nati nel 2015) in un'area comunale.
Al peggio non c'é mai fine!
Ed allora é necessario, alla stregua di Gavino, ribellarsi all'autoritarismo.
Venir meno al dovere di ribellarsi contro un ordine ingiusto comporta essere complici di quell'ingiustizia.
E resistere ai soprusi, alle ingiustizie non é solo un diritto ma anche e soprattutto un dovere per tutti quelli che vogliono avere dignitá di cittadini e non essere degradati a sudditi.
Bisogna, quindi, vincere quel timore ad esprimere il proprio dissenso nei confronti del modo in cui vengono condotte le Istituzioni.
Come un figlio si é ribellato alla prepotenza di un padre, una comunitá puo' (rectius: deve!) ribellarsi alla tracotanza di un Sindaco.